![]() Si tratta della tipologia più antica di pianoforte verticale, costruita durante il XVIII secolo e la prima metà del XIX secolo. Il primo esemplare è stato costruito nel 1739 da Domenico Del Mela, un costruttore toscano originario del Mugello. Ha una meccanica senza scappamento che si trova sopra alla tastiera e dietro alla tavola armonica. |
![]() È una tipologia dal disegno simmetrico, costruita durante il XVIII secolo e che ha avuto particolare successo a Vienna durante le prime decadi del XIX secolo, per l'eleganza del mobile e l'ingombro ridotto in paragone al pianoforte a coda. |
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![]() Questa tipologia, detta cabinet ovvero armadio, è costruita in Inghilterra durante la prima metà del XX secolo. Ha il somiere e le caviglie in sommità e l'attacco delle corde vicino al pavimento, una disposizione ideata contemporaneamente dall'inglese John Isaac Hawkins (1772-1855) e dal viennese Matthias Müller (1770 ca.-1844) nel 1800. Adotta la meccanica English sticker action e i suoi successivi perfezionamenti (meccanica a baionetta). |
![]() Intorno al 1810, Robert Wornum (1780-1852) applica al pianoforte verticale un sistema di corde incrociate (diagonali) per non doverne ridurre eccessivamente la lunghezza e quindi mantenere un buon volume di suono pur riducendo l'altezza complessiva dello strumento. Nel 1826 mette a punto la English tape action o meccanica a baionetta, derivata dalla English sticker action. A Parigi, un verticale di piccola taglia progettato nel 1815 da Pleyel e ispirato al cottage di Wornum, è ben accetto e viene commercializzato con il nome di pianino. |